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Pavia Barocca 2012
Sabato 15 settembre 2012 • 16:00
Lardirago, Castello di Lardirago
Pavia Barocca Lab
L'arte della scordatura
Musiche di Erlebach, Biber, Pachelbel
in collaborazione con il Centre Culturel
de Rencontre d'Ambronay
in collaborazione con Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi
Der Musikalische Garten
L’Ensemble di
musica antica Der Musikalische Garten – il giardino musicale - intende
fare onore al nome che porta, coltivando musicalmente, con dedizione e
professionalità, l’anima del repertorio che fa uso della “Scordatura”,
pratica diffusa nel periodo barocco nell’Europa centrale e presente nelle
opere dei grandi compositori dell’epoca quali Biber, Schmelzer e Pachelbel.
La “Scordatura”,
cioè il ricorso ad un’accordatura non canonica, è un artificio atto ad
esaltare le grandi potenzialità tecniche degli strumenti ad arco, e
rappresenta per il gruppo un mezzo per abbandonare standard e cliché.
Attraverso la “Scordatura” il gruppo esplora una grande varietà di colori
e paesaggi musicali e indaga l’intensità degli affetti e le possibilità
tecniche e retoriche del repertorio barocco.
Formato da :
Karoline Klemm (1984-Germania), violino
German Echeverri Chamorro (1986 Austria), violino
Cécile Mansuy (Francia), clavicembalo e organo
Soma Salat-Zakarías (1986 Romania), viola da gamba
German Echeverri Chamorro
è nato a Vienna nel 1986. Ha iniziato gli studi musicali
all'età di 6 in Montblanc (Catalogna). Dopo gli studi musicali medi in
Vilaseca, egli ha seguito gli studi superiori di violino nel Conservatorio
ESMuC (Barcellona) con Raquel Castro l'ottenimento il diploma nel 2008. Il
suo interesse nel campo della musica antica lo ha portato a prendere
lezioni di violino barocco con Pablo Valetti. Una volta terminato con il
suo diploma, decide di specializzarsi in violino barocco, a prendere
lezioni di un altro anno con Pablo Valetti, proseguendo un anno
nell'ambito del programma Erasmus nella Schola Cantorum di Basilea
(Svizzera) con David Plantier. Attualmente, German Echeverri sta seguendo
un Master in violino barocco presso la Schola Cantorum Basiliensis con
Amandine Beyer prof. German Echeverri ha suonato in diversi ensemble
barocchi e orchestre, tra cui Capriccio Basel, El Concierto Español,
l'arte del Mondo, ecc e ha participato nelle accademie orchestrali come
JONDE (Joven Orquesta Nacional de España), l'Académie européenne barocco d
'Ambronay (dir. Hervé Niquet) e JONC (Jove Orquestra Nacional de Catalunya).
Karoline Klemm è nata a
Schlema nel 1984. Ha ricevuto le sue prime lezioni di violino presso la
Heinrich-Schütz-Conservatorio di Dresda. Dal 2004 al 2009 ha studiato
violino e pedagogia musicale presso la Hochschule für Musik Köln /
Wuppertal con Ulrike Nahmmacher, e nell'ambito del programma Erasmus nel
2007-2008 presso la Escola Superior de Música de Catalunya di Barcellona
(violino moderno con il Prof. Agustín León Ara e violino barocco con il
Prof. Emilio Moreno.)
L'interesse di Karoline Klemm nella prassi esecutiva storica data
dall'inizio dei suoi studi, quando ha preso lezioni di violino barocco del
Prof. Richard Gwilt alla Musikhochschule di Köln.
Ha ricevuto il suo diploma nel 2009. Attualmente, Karoline Klemm sta
seguendo un Master in violino barocco presso la Schola Cantorum
Baseliensis, prima con il Prof. Chiara Banchini e ora con il Prof. Leila
Schayegh. Ha seguito corsi di perfezionamento con Elizabeth Wallfisch,
Enrico Onofri, e Ingeborg Scheerer, tra gli altri. Karoline Klemm suona in
diverse orchestre ed ensemble barocchi, tra cui "L'arte del mondo" (Le
produzioni CD includono arie di Kras e sinfonie di Stamitz) e "Concerto
español", ed è attiva anche come insegnante.
Programma
Philipp Heinrich Erlebach
Sonata III (1694)
(Scordatura: La-mi-la-mi’)
Adagio - Allegro - Lento - Allemande - Courante
Sarabande - Ciaconne - Final (Adagio)
Heinrich Ignaz Franz von Biber
Partita III dall'"Harmonia artificioso-Ariosa" (1696)
(Scordatura: La-mi-la-mi’)
Praeludium - Allamande - Amener
Balletto - Gigue - Ciacona Canon in Unisono
Johann
Pachelbel
Partita II dal "Musicalische Ergötzung"(Nürnberg,1695)
(Scordatura: Do-sol-do’-fa’)
Sonata - Gavotte - Trezza - Aria - Saraband - Gigue
***
Johann
Pachelbel
Partia V dal “Musicalische Ergötzung”
(Scordatura: Do-sol-do’-fa’)
Sonata - Aria - Trezza - Ciacona
Anonimo (Manoscritto di Klagenfurt)
Suite per due violini in Re minore
(Scordatura: La-mi-la-re’)
Aria - Courr(ante)- Sarab(ande)-(Gigue)
Heinrich Ignaz Franz von Biber
Partita I dall'"Harmonia artificioso-Ariosa" (1696)
(Scordatura: La-mi-la-re’)
Sonata - Allamande - Gigue - Aria
Sarabande - Variatio - Finale
Der Musikalische Garten
"Penso che mi piace tanto la musica perché è quasi amorale".
Tratto dal racconto Demian di Hermann Hesse.
L'ensemble di musica antica Der Musikalische Garten nasce con il sogno
di fare onore al suo nome: coltivare con dedizione, professionalità e
speranza l'anima laica contenuta all'interno delle note del repertorio
della "scordatura" composte dai maestri del centro Europa nel secolo
XVII (periodo barocco), come lo erano H.I.F.Biber, J.H.Schmelzer o
J.Pachelbel, al fine di presentare al pubblico una varietà di freschi
frutti con rinnovata vitalità attraverso eescuzioni basate su criteri
storici di un repertorio che mostra una enorme qualità compositiva e
sonora.
Scordatura, al di là di essere un modo di messa a
punto che amplifica le risorse tecniche degli strumenti ad arco,
rappresenta per Musikalischer Garten una motivazione per rompere i
muri dello standard e dei luoghi comuni, al fine di esplorare al
massimo grado i colori e le possibilità sonore di un corpus musicale
sorprendente con estrema intensità di afetti e tecnico-retoriche.
I componenti dell'ensemble sono giovani
professionisti della musica suonata secondo criteri storici che oggi
stanno perfezionando la loro formazione musicale attraverso gli studi
in master nella Schola Cantorum Basiliensis (Basilea, Svizzera), dopo
aver sentito le influenze di importanti specialisti strumentali e di
musica da camera, come Chiara Banchini, Andrea Marcon, Pedro
Memelsdorff, Andrew Lawrence-king, Amandine Beyer, David Sinclair,
Lorenzo Ghielmi, Anthony Rooley, Leila Schayegh, Jörg-Andreas
Bötticher ... L'esperienza enorme raggiunta entro una grande
varietà di gruppi specializzati (Capriccio Basel, Ensemble Troparion,
L’Arte del Mondo, El Concierto Español, Orquesta del Festival de
Ambronay, Vespres d’Arnadí, La Chapelle Ancienne…) ha portato i suoi
componenti ad esibirsi in numerosi festival della musica antica in
Europa (Francia, Germania, Italia, Spagna, Svizzera ...) e
internazionali (Giappone).
Der musikalische Garten a Davos
Seguono immagini della serata:
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Alle ore 15 la visita guidata
del Castello.
27016 Lardirago, Pavia, Lombardia
http://www.ghislieri.it/?action=pagina&id=6
La Parrocchiale
Modello del Castello di
Lardirago
L'ingresso
Pio V che lo ha donato al Collegio
Ghislieri
Il cortile "esterno" al Castello
Attraverso un portale sormontato da
stemma e monofora si accede al cortile interno.
La torre costruita sopra la primiera
cappella.
Nell'angolo (non visitabile) si
accedeva ad una scala a doppio corso (salita-discesa)
percorribile dai cavalli.
Resti degli antichi affreschi.
Segni evidenti sulle pareti
testimoniano dei diversi rifacimenti (tamponature)
che si sono accavallati nel corso della sua storia.
Frammenti della decorazione a intonaco
che simulava il mattone e che è seguita
alla precedente che simulava il
bugnato in toni di verde e di rosso.
Splendido ingresso alla antica cappella
anche se non più come l'originale.
Il rosone fu aggiunto distruggendo
l'affresco interno.
Parte dell'affresco interno distrutto
nella zona centrale dalla creazione del
rosone.
Effetti geometrici-spaziali nei
frammenti scoperti della decorazione delle pareti.
Il DIO creatore nella volta
dell'abside.
Ingresso alla sala capitolare
I festoni allegorici che percorrono
tutti i lati della sala.
Uno dei due camini il "fuoco".
L'animale mitico l'UNICORNO.
Uno dei due camini la "luce".
Il putto dalla pelle scura.
Il castello di Lardirago
Nel 1569 Papa Pio V dispose l’attribuzione al Collegio del feudo di Lardirago
con il suo castello altomedievale: venivano così garantite le rendite necessarie
ad assolvere ai compiti istituzionali del Ghislieri, e un’autonomia di gestione
che non è mai venuta meno nei secoli, grazie anche a donazioni e lasciti di
numerosi benefattori.
Negli ultimi anni, il Collegio Ghislieri ha investito parte del suo cospicuo
patrimonio nella ristrutturazione del complesso monumentale del castello di
Lardirago, che in passato era deputato ad assolvere a compiti difensivi,
economici e amministrativi, e che ora è sede prestigiosa di un moderno
centro-congressi.
Al momento della sua fondazione il Collegio fu dotato di un cospicuo patrimonio
costituito da terreni agricoli situati nei territori di Lardirago e Gerenzago,
in provincia di Pavia. Nei secoli gli amministratori del Collegio hanno saputo
mantenere tali valori patrimoniali (del resto accresciuti da donazioni e
lasciti) pur provvedendo a disinvestimenti e a nuovi investimenti per assicurare
un'opportuna diversificazione e maggiori redditi.
Attualmente il patrimonio è costituito dai terreni agricoli prevalentemente
appartenenti all'antico feudo di Lardirago, da immobili urbani situati
principalmente nelle città di Pavia, Milano e nel comune di Rivanazzano (in
provincia di Pavia), ecc.
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I violini "scordati" secondo il pezzo
nel quale saranno impiegati.
Karoline Klemm e German
Echeverri (violini),
Cécile Mansuy (clavicembalo e organo),
Soma Salat-Zakarías (viola da gamba)
German Echeverri (violino)
Cécile Mansuy (clavicembalo e
organo)
Karoline Klemm (violino)
Soma Salat-Zakarías (viola da
gamba)
Complimenti e commenti
sull'interessante programma presentato
La firma dell'album dei concertisti
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Note di sala:
L'ARTE DELLA SCORDATURA
II programma di questo pomeriggio presenta opere del barocco tedesco
del XVII secolo, caratterizzate dal fatto di essere composte in "scordatura".
La scordatura è un elemento tipico della cultura musicale tedesca.
Tra I compositori che la utilizzarono più frequentemente ed in modo
particolarmente significativo, ricordiamo Biber. La scordatura di
uno strumento, in questo caso del violino, può avere diversi scopi.
Attraverso l'uso di chiavi semplificate, la scordatura rende più
facili da eseguire accordi, intervalli, passaggi rapidi che il
compositore desidera inserire ma che sarebbero quasi impossibili da
eseguire. Inoltre, attraverso la scordatura, l'estensione dello
strumento può essere ampliata. Originariamente la scordatura era un
modo per alterare il suono del violino, sfruttando il principio
secondo il quale a differenti tensioni delle corde corrispondevano
suoni differenti. Grande attenzione viene inoltre posta nell'uso
delle corde vuote, che normalmente non sono accordate per quinte. In
questo modo è possibile ottenete un suono intenzionalmente esotico.
Il compositore maggiormente rappresentativo di quest'arte, a livello
sia italiano che europeo è Heinrich Ignaz Franz Biber (1644-1704).
La particolarità della sua musica risiede nell'uso di diverse
Stimmungen e nella loro combinazione con elementi di grande
virtuosismo, quali il suonare in posizione molto alta o le pause
multiple. In particolare si misurò con la pratica della scordatura
in tre opere a stampa: le Rosenkranz-Sonaten, le Sonatore Violino
solo (1681) e VHarmonia artificioso-ariosa, stampata postuma. Quest'ultimo
lavoro si compone di sette sezioni che sviluppano un unico tema con
diverse variazioni, introducendo movimenti di danza. L'unica
eccezione è costituita dalla W partita in re maggiore per due
violini e basso continuo, composta per accordatura normale. L'intera
opera contiene elementi di grande virtuosismo, prevede pause
multiple e richiede una grande capacità tecnica nell'uso
dell'archetto. Johann Pachelbel (1653-1706) compose molta musica da
camera. Tra le opere giunte fino a noi, le più importanti sono le
sei suites per due violini e continuo chiamate Musikalìsche
Ergótzung bestehend in Sechi Verstimten Portieri a 2. Violin nebst
den Basso Continuo, pubblicate dopo il suo trasferimento a
Norimberga nel 1695. Pachelbel vi fa uso della scordatura. Anche
quest'opera si divide in sei partite, termine che indica un insieme
di movimenti musicali - in particolare movimenti di danza; ogni
suite consiste in una sonata seguita da una successione di danze. I
movimenti rivelano la predilezione di Pachelbel per una certa
libertà espressiva ed il rifiuto di un tipo di scrittura scolastica.
L'allemanda tedesca compare solo due volte, e lo stile italiano è
evidente nelle quattro gighe. È però lo stile francesce quello
predominante, in particolare nelle ciaccone. È in queste inoltre che
è particolarmente evidente l'abilità contrappuntistica di Pachelbel.
Lo stile compositivo delle sonate per trio riflette l'arte del
grande organista. Philipp Heinrich Erlebach (1657-1714) fu uno dei
massimi compositori tedeschi del suo tempo, in particolare per la
musica sacra e per le cantate (ne compose diverse centinaia). Dei
suoi circa 120 lavori strumentali ci rimangono solo 6 suite, 6
sonate per trio e una marcia. Le suite mostrano l'influenza delle
suite orchestrali francesi, e le sonate quella delle sonate da
camera italiane. In tutti questi lavori, Erlebach riesce a fondere
aspetti dello stile straniero ed elementi tedeschi.
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